Episodio 4: accettare il fatto che anche i Diversamente Italiani sanno vivere.

23.05.2012 21:48

Gli italiani tendono a portarsi la caffettiera in valigia perchè il caffé all'estero fa schifo. A priori.

La caffettiera tiene compagnia ad una serie di vestiti scelti dall'armadio seguendo lo strano principio modaiolo tipicamente nostro che solo noi sappiamo vestirci e abbinare le cose in maniera decente. Ultimamente ci siamo cascati anche suglio occhiali...quei cosi da moscone che solo qui da noi la gente osa mettersi credendosi 'minchia trendy'.

All'estero noi sbuffiamo davanti a qualsiasi portata, giudicandola unta, insipida, non equilibrata, poco verdurosa, troppo verdurosa, poco proteica, troppo proteica, o tappaculo...poi però ci facciamo le foto vicino ai venditori ambulanti di fritto a shangai con una cavalletta caramellata tra i denti e ci prendiamo l'enterocolite sciacquandoci la testa nelle acque del Gange. Siamo coglioni, non c'è nulla da fare.

Quanti italiani adesso, con la crisi che divora i risparmi, pensano di arrivare in nz per insegnare agli 'indigeni' a fare il caffè, o magari essere i primi a importare la pizza in questa terra di zotici. O ancora aprire una boutique di moda. La cosa si fa ancora più avvincente quando questi elementi pretendono di arrivare col malloppo e partire alla grande. E poi scoprono una realtà parallela...

Avranno mai provato il caffè neozelandese? Chiedano un long black e mi facciano sapere...mio marito sbava ancora al pensiero, da bravo caffeinomane. E sempre da bravo caffeinomane ha provato ad ordinare un double shot una volta e poi abbiamo fatto 1400 km in macchina in un giorno, ma anche di corsa sarebbe andata bene.

Vogliamo parlare di pizza? O di calzoni? Per meno di 10 dollari ho mangiato il calzone più buono che abbia mai assaggiato, bevande incluse. Il pizzaiolo parlava napoletano con accento kiwi, perchè è di seconda generazione...i suoi genitori probabilmente parlano il kiwi con accento napoletano.

Ma parliamo anche delle alternative alla pizza...o alla cucina italiana...indiano? Presente, cinese? Ovviamente presente, Thai? Pure, Giapponese? Anche. Vietnamita, francese, irlandese, spagnolo...di tutto, a prezzi umani e con faccine sorridenti. I locali sono molto frequentati, le mance si lasciano volentieri, il servizio è ottimo. Cioè parliamoci chiaro, chi dice che la cucina italiana deve essere la migliore? Di fronte ad una scelta così ampia il guadagno non è affatto garantito e i costi di gestione diventano un problema.

Allora il vino! No guardate la nz si sta attrezzando in maniera parecchio dignitosa, magari è ancora un po' acidulo, ma fra un po' ci fanno il culo abbiate fede. Birra? Vendete il ghiaccio agli esquimesi. Forse ci si potrebbe arrangiare col formaggio e con i salumi, ma bisogna fare la differenza e anche là purtroppo per alcuni si stanno attrezzando.

E allora qualche giovane sognatrice con i soldi del papi potrebbe pensare di aprire un atelier per insegnare ai kiwi come ci si veste. Bell'idea! Magari qualcosa con le bretelline e gli svolazzi in chiffon, così dopo i primi 10 minuti di sole con la pelle delle spalle ci si può fare una borsetta da abbinarci e il vento vi farà camminare a ginocchia strette e culo in fuori. Ma soprattutto secondo voi ai nz frega qualcosa di saper abbinare i capi? Ma se si vede in giro gente in infradito in pieno inverno, in pantaloncini e canottiera a luglio con 8 gradi, direzione corso universitario. Ma se i bambini corrono scalzi nel fango e ci si rotolano...cosa fate voi...li vestite prada e fate attenzione a lavare i completi dello stesso colore nella stessa lavatrice perchè altrimenti uno si stinge più dell'altro? Ma un bel chissenefotte lo vogliamo urlare al mondo? Ti gira di abbinare lino e lana? In nz lo puoi fare. Vuoi metterti le zampe di zio paperone per comprare il latte al supermercato? In nz lo puoi fare. Secondo me questo Yes We Can vale molto più di quello di Obama, che poveretto ancora non è riuscito a spiegare cosa si può fare...Almeno in nz è chiaro, ti puoi vestire un po' come cazzo ti pare. Basta mettersi il cappello e in linea di massima si è a posto.

Poi ci sono quelli che vengono in nz per fare il bagno e prendere il sole. Dai insegnamo a questi pastori di pecore come si usano le spiagge...dai, dai.

Che bei bikini abbiamo noi da sfoggiare. E poi te li trovi lì, rannicchiati sotto 4 asciugamani da spiaggia a battere i denti e a guardare con invidia i kiwi con la muta, in culo all'abbronzatura perfetta...che poi per me è sempre stata un mistero. Stai lì a cuocere, diventi marrone, poi ti si sbriciola di dosso, ti si crepa e se ti metti la crema ti si impasta...con quel segno bianco morte sulle chiappe...mah! E poi non lo fanno il bagno, perchè correndo verso l'oceano per fare Laguna Blu hanno sfiorato l'acqua e magicamente hanno deciso di saltare la parte del bagno e passare direttamente alla modalità spuntino. Chiedendosi come mai una terra circondata dal mare non sia tutta balneabile. Anche il polo sud è circondato dal mare, e quindi?

Conclusione? Andiamo in nz a fare i cittadini del mondo non a fare gli italiani, andiamo a provare, ad assaggiare, smettiamola di rompere i coglioni su quanto siamo belli, bravi e furbi, perchè appena usciamo fuori dal nostro paese ci pisciano in testa...è solo che noi cerchiamo di non uscire mai, così non ce ne possiamo rendere conto. Il caffè annacquato non è caffè? Chiamalo comecazzo ti pare, se non ti piace chiedi un tè. La pizza non ha l'ananas sopra? E chi l'ha deciso? Noi? Quelli che se la prendono alla nutella per dessert?

Ma dai! Mischiamoci e divertiamoci, basta criticare e lamentarsi. La vita è breve e il mondo è di tutti! Be' sì...peccato che bisogna avere il visto. Uff.