Viaggio esplorativo: andiamo a dare un'occhiata...episodio 1

18.05.2012 14:19

A marzo 2011 prenotiamo il biglietto che ci porterà in Nuova Zelanda per un viaggio esplorativo. Ci vuole! Sentendosi in gabbia e per di più subissati da pessime notizie economiche e politiche tutti i santi giorni, si inizia ad avere fantasie troppo rosee rispetto ad un posto che in realtà non si conosce se non per sentito dire.

Il rischio è che poi, dovessimo catapultarci in Nuova Zelanda in base alle foto del satellite di Google, la realtà non sia all'altezza delle nostre aspettative. Pensate che non capiti? Capita, capita! C'è gente che si fa prendere dalla disperazione e parte, credendola una partenza definitiva, per un mondo ritenuto sicuramente migliore...tanto peggio dell'Italia cosa c'è? Risultati pessimi. 

Prenotiamo Emirates, buon prezzo. Passa il tempo e il programma di viaggio prende forma. Budget ridotto ovviamente, cartina sempre spalmata sul tavolo, Lonely Planet per imbecilli in viaggio, prenotazioni negli ostelli, affitto della macchina.

Un paio di settimane prima del viaggio andiamo a fare la dichiarazione dei redditi: esticazzi? Vorrei vedere voi prima di un viaggio così importante se la tipa che vi fa il 730 vi dice candidamente che dovete pagare 7000 euro di tasse, quando gli anni precedenti senza che ci fosse nulla di diverso, avevamo rimborsi di 1000. Mentre mette i dati al computer con la sua aria professionale, impassibile annuisce e si approva da sola per quanto è brava roteandosi tra le dita la sua collanina di calcoli renali poi alza lo sguardo e dice 'sa deve pagare un bel po'!' e mio marito, che al solo suono della parola 'pagare' normalmente subisce un infeltrimento delle braccia in braccine cortissime, la guarda credendo per un momento che 'se anche fossero 100 euro pazienza!Però che strano!'.

-ah sì, quantifichi il 'bel po''

-Sono 6700 euro.

Sapete quando fate la lavatrice e vi dimenticate un fazzoletto di carta nei jeans? Ecco pensateli brandelli umani spiaccicati sui muri di un ufficio. Quentin, che dici, lo giriamo un corto nella cgl di Mondovì?

Mio marito è afono, stessi sintomi di un ictus. La signora ribadisce 'Con tutto quello che guadagna cosa pretende?' e noi le ricordiamo che già metà dello stipendio viene automaticamente prelevato dallo Stato per comprare le agendine al Trota&C, questa roba è come una sassata nel sonno. Forse le facciamo pena e ci dice che possiamo far ricontrollare tutto all'Agenzia delle Entrate e che lei fa finta di nulla così non dobbiamo pagare i 130 euro che le spetterebbero per il 730. Passiamo giorni di inferno, pensiamo di vendere la macchina, di annullare il viaggio sperando in un piccolo rimborso per l'annullamento. Poi finalmente all'Agenzia delle Entrate ci rifanno i conti (io amo quell'uomo) e il responso è 1000 euro da pagare. Fiuu...che bello devo pagare 1000 euro. Suona ridicolo ma siamo troppo felici. E la signorina della cgl? Che troia. Ci sono laureati che puliscono le scale e tu sei lì a ciucciar soldi con quell'aria di superiorità!

Allora un po' più sereni riprendiamo i grandi progetti per l'estate...

Considerate che per il viaggio andata e ritorno per 2 persone si spende attorno ai 2300\2600 euro a luglio, si parte da Malpensa e si fanno diversi scali, il primo a Dubai, poi a Singapore, poi a Brisbane ed infine si arriva semiincoscienti ad Auckland dopo 36 ore tra volo, pernottamento in aeroporto e soste varie.

Non si deve chiedere nessun visto in Italia, ma basta presentarsi alla Custom di Auckland con il biglietto di ritorno e prove di avere fondi a sufficienza per mantenersi fino ad allora. Il timbro ve lo mette il baldrock in divisa, in entrata e in uscita. Vi serve quindi il passaporto valido per almeno 6 mesi e, si dice in giro, anche una marca da bollo da 40 e passa applicata sempre sul passaporto che dovrebbe servire in caso di viaggi fuori dalla EU. 'Si dice in giro' perchè normalmente alla dogana Italiana non se ne ricordano mai e molti tengono l'amica in tasca per attaccarla solo in caso fosse richiesta. La marca da bollo, una volta applicata, vale per un anno, ma scade in corrispondenza del giorno e mese di scadenza del passaporto. Che bello essere italiani! Vi serve un esempio? Attaccate la marca da bollo il 18 maggio 2012, vale un anno, ma se il vostro passaporto scade il 3 settembre anche la vostra marca da bollo scade il 3 settembre, copiona bastarda. Gli italiani che fanno? Comprano la marca da bollo, perciò di fatto quei soldi sono andati, se la tengono lì e viaggiano facendo gli gnorri, poi un giorno tirano fuori le monetine dal portafogli, la marca da bollo cade e i furbacchioni (che non se ne accorgono) si sono appena fatti da soli una colonscopia con un cactus. Quindi si ricomprano un'altra marca da bollo, se la mettono nel portafogli e via così, tutto daccapo. Che Lemmings.

Finalmente il volo! Bimbi dai nonni in vacanza e noi da soli (una volta tanto ce lo meritiamo!) iniziamo questo importantissimo viaggio. Partenza da Malpensa, per i voli intercontinentali ci si presenta al check-in 3 ore prima. Emirates è una nuova avventura per entrambi, aereo enorme, non quello a 2 piani, ma enorme lo stesso. Piccola parentesi: io ho paura di volare, non so perchè ma ho una caga immensa peggiorata negli anni, per cui passo tutto il tempo a implorare mio marito di darmi le goccine magiche così dormo o almeno mi guardo intorno rincoglionita, delle 2 una! La partenza, la tollero bene, e anche il primo pezzo fino a Dubai, tutto ok...mani che grondano e capelli di plastica dalla tensione...a voi non vi si induriscono i capelli quando siete agitati? A me sì. Tutto sommato va bene, cerco di guardare qualche film, ascolto musica, gioco ai vedeogiochi, guardo fuori...il tutto in tre minuti, poi non so già più che cazzo fare. Mio marito impassibile legge, fa le parole crociate, mi rimbalza tutte le volte che inizio una conversazione...vuoi mica parlare? Non vedi che sono in vacanza? MMMMMmmm che palle! Mi sistemo il cuscino e la copertina e inizio a giocare a pac man, cazzo mi voglio stordire.

Scalo a Dubai, la città più inutile del mondo. Per carità se hai dei soldi da buttar nel cesso...temperatura notturna 42 gradi...in aeroporto laghetti artificiali, cascate e negozi che vendono brillocchi per i tacchini che ci cascano. Qua e là donne in burqua con sandali Gucci ai piedi, tutte in fila dietro a uomini in caffetano bianco. Gente di tutto il mondo che siede una accanto all'altra, bevono, mangiano, chiacchierano. Qualche mercenario in tenuta simil militare in transito da una zona di guerra all'altra. L'esperienza 'cesso' ve la consiglio: se non ti alzi veloce dalla tavoletta il getto d'acqua ti brasa via la pelle del culo: è bollente. Se ti lavi le mani l'inserviente ti asciuga le goccioline che lasci dal lavandino al phon, i servizi delle donne son sempre messi in modo che nessun uomo possa sbirciare dentro e vi assicuro che sotto alcuni burqua ho visto cose che voi umani...bellezza e lusso senza pari. Non che mi abbiano fatto odiare la mia tutina Decathlon in ciniglia eh! Io ci sto comoda.

Tratta Dubai-Singapore qualche turbolenza, la lunghezza del volo si fa sentire, crampi alle gambe, riposo frammentato, male al collo, gli occhi mi bruciano talmente tanto che li appenderei al getto d'aria, stile dadi allo specchietto retrovisore. Quello accanto a me russa magnificamente ma io mi sto pisciando da morire. Che faccio? Lo salto. Si sveglia giusto nel momento in cui il mio culo gli sta passando a mezzo centimetro dalla faccia, va be' la volta dopo faccio front-side, o meglio di no? Intanto l'Emirates ci riempie di cibo, ogni 3 ore portano vassoi, diverse scelte, tutto ottimo, nessun verme, niente dita nell'insalata. Tutto etnico, gnam. Mio marito finisce il suo e come sempre mi guarda cercando di capire se col pensiero può far spostare qualcosa dal mio vassoio al suo. Poi si rimette a leggere. Tra Singapore e Brisbane iniziano i vuoti d'aria e le turbolenze peggiorano. Faccia impassibile, ma dentro il panico totale, mi ripeto minchiaminchiaminchia, il mio mantra... e lui legge. Ad un certo punto uno scossone più forte fa urlare un gruppetto di ragazze australiane in gita, io tiro giù 3 o 4 santi, mi rimetto a salmodiare i miei minchia, e lui legge. Tranquillo. Allora decido che se lui legge pacifico allora anche io ce la posso fare e mi metto a guardare Tron Legacy. Ecco, è durato 5 ore. Ad ogni vuoto d'aria mettevo pausa perchè se proprio dovevo morire volevo concentrarmi sulla mia morte e non sui deliri di Clue, poi il peggio passava e io mi rimettevo a guardare il film...5 ore d'inferno. Notte in aeroporto a Brisbane, un agente perquisisce mio marito all'una di notte in cerca di esplosivi, nel mentre ci racconta un po' di cazzi suoi sorridendo e forse vorrebbe sapere un po' di cazzi nostri, ma ci escono solo dei ghghgh di stanchezza, poi divani morbidi, silenzio e un freddo porco. Attendiamo l'alba e la continuazione del viaggio. Brisbane-Auckland non me lo ricordo, so che continuavano a portarci cibo e io alla fine riuscivo solo ad emettere dei gorgoglii. All'atterraggio telefono al car rental...first call in NZ...intuisco che devo aspettare il pulmino davanti al gate 5, mentre mi schiaccio il telefono sul padiglione auricolare. Voi avete mai provato a far entrare il programma di fisica di 5 liceo sbattendo fortissimo la testa sul libro? E io facevo lo stesso con la cornetta, se premo forte capisco meglio. Sì certo, come no.

To be continued...