C'è l'eco...no piace.
Di nuovo le stanze vuote, le pareti spoglie, i cassetti aperti. Chiudo le porte, mi piace mantenere una parvenza di normalità fino all'ultimo momento, per cui è tutto in ordine nelle stanze 'abitate' e le stanze vuote stanno dietro alle porte chiuse, con le loro scatole e le loro valigie.
Ecco...le valigie. Quelle dei bambini le ho finite con successo al secondo tentativo, il primo tentativo è iniziato e finito in 5 minuti, ho preso il trolley piccolo l'ho riempito tutto, più della metà della roba era rimasta fuori...brava scema, meno male che non hai fatto architettura. Per un breve attimo e con un ghigno da Joker ho pensato di buttare tutto quello che mi avanzava, magari giù dal balcone e urlando come una pazza. Tanto per movimentare il quartiere silenzioso e assolato. Lanciare anche qualche scarpa avrebbe reso la cosa più verosimile...ripeto a me stessa che non sono tanto a posto, ma d'altronde cosa ci si aspetta da una che abbandona le lenti a contatto a seccarsi sul comodino per poi reidratarle giorni dopo con il glassex... godendo oltretutto del fatto che ridiventano mollicce. Bah!
Tentativo numero 2: trolley medio, ci sta tutto, niente urla dal balcone che palle. I ragazzi sono a posto.
La mia valigia o meglio LE mie valigie...svuoto gli armadi e copro il letto con cose che non metto, non mettevo, non metterò più. E in più qualcosa fa veramente cagare, chissà che mi passava per la testa. Tiro fuori i pezzi da museo, tra cui i pantaloni di Inferno in pelle nera con ai lati delle gambe i lacci di pelle da incrociare...non mi ci è mai entrato il culo lì dentro. La giacca della nonna che mettevo per andare all'università i giorni in cui facevo l'assistente agli esami, le gonne un po' corte che lascio in eredità a qualche cugi più giovane, il vestito da Magenta di quando andavo a cantare tutto il Rocky Horror a teatro con le mie amiche del liceo. La giaccona di pelo di bestia, pseudopecora dentro e scamosciata fuori, forse la cosa meno portabile in nz al mondo a parimerito con il costumino sgambato di Borat. Faccio un mucchio e lo saluto...mio marito si sporge in camera guarda cosa sto facendo, vede un paio di pantaloni nelle cose da buttare e mi dice candidamente 'ma quelli mi piacevano!', rimane a fissarmi per un attimo, poi capisce cosa sta per succedergli e si ritira lentamente: il mio sguardo da cannibale lo convince ad attaccare con gli scatoloni dei libri. GRRRR. Faccio il primo tentativo di valigia e ovviamente non la chiudo, tiro fuori qualche chilo di roba inutile, ok...non la butto, allora la lascio a qualcuno, così se cambio idea...qualcuno non lo sa ancora ma sta per arrivargli a casa un tot di cose spaventose. Muhuhahaha. Quando finalmente chiudo le valigie che mi servono sono 3 e pesano 45 kg, il max è 30 fate voi. Minchia che palle. Inizio a pensare che la Emirates lo faccia apposta per farmi sclerare di brutto...e non ho ancora tirato fuori le scarpe, cazzo. A questo punto però decido che giocare a tetris è rilassante fino al livello 5, poi diventa una roba da valium...non so fare le valigie, mia madre sa fare le valigie, io no. Io sono bravissima a metterle nel cofano, Thelma e Louise avrebbero da imparare, anche se mio marito non me lo lascia fare, l'ultimo dei cavalieri? No il più grande degli ossessivi...le valigie vanno messe in un certo modo, non basta lanciarle dentro, per quanto perfetta sia la parabola in aria, riesco anche a fare il cucchiaio se voglio. I tentativi continuano, ogni volta lascio fuori la cosa che mi serve meno, dopo che tutte le cose che mi piacevano meno erano già state scartate, 'incrociando i dati ottenuti fate la valigia perfetta' per andare a vivere a 14mila km da qui, dove è inverno, ma sta per arrivare la primavera e io non ho idea di cosa succeda in Otago in primavera e estate. E allora me ne fotto, metto tutto quello che mi può servire fino a 30kg, anzi 29 e 600 con l'opzione zaino/bagaglio a mano che ne può contenere altri 7...ma mi auguro di no porcavacca...e il resto nel container, arrivederci all'anno prossimo (forse, se non si incaglia davanti alla Bay of Plenty...mi dispiacerebbe andare a raccattare la giacca da snowboard in spiaggia a Tauranga).
Invece per mio marito lo svuotamento è stato più facile...perchè è tutta roba sua?...che fortunati i maschietti, fa lo stesso che colore ha una camicia, che modello di pantaloni è, si riduce tutto a:' non mi sta/mi sta' oppure 'è rotto, lo butto', una pacchia. Certo che a volte da quegli armadi escono dei pezzi vintage da spavento...
-Dimmi che era di tuo nonno...
-Ma no dai è bellissimo!
-Ma che minchia dici? Ma se non esiste nemmeno un nome per quel colore?
-E allora? A me sta benissimo!
-E a me manca qualcosa per sporverare gli specchi, mi sa che quella roba là, qualsiasi cosa sia, non lascia pelucchi, me la passi un attimo?
-Ma vaccagareva...
E quando me lo merito di solito arriva. E meno male che poi è arrivata la ciliegina...mentre stavamo facendo la cernita dei vestiti, al piano di sotto un merdosissimo gatto si è mangiato la nostra cena, direttamente dalla padella. La scena è stata la stessa della fiaba degli orsi che tornano a casa e trovano il macello combinato da Ricciolidoro. Solo che la merdagatta non si è accorta che stava entrando in una sceneggiatura di Quentin Tarantino.
-Ma il panno che ho messo sul cibo è spostato! Oh, ma il cestino dell'RSU è aperto! Oh, ma c'è un buco nel budino al cioccolato che avevo lasciato a sfreddare. DOVE CAZZO E' LA MIA FRITTATA???
Sento un miao fuori sotto al patio e mi parte l'embolo, affacciandomi vedo la faccia di merda con le vibrisse sporche di cioccolato e io inizio a fantasticare di Chagal fatti di sangue di gatto spalmato sulle mie finestre. Ovviamente è finita a colpi di scopa...in maniera vile tra l'altro...'vieni bel gattino, hai fame?' SPLAT. Eccheccazzo. Animalista sì, ma quella era la mia cena porcatroia. Se vuoi mangiare la frittata di cipolle...fattela, stronzo. Già mi pisci sul divano del patio, direi che dovresti accontentarti...lo stronzogatto è vivo lo giuro, ma adesso quando attraversa la piazzetta lo fa seguendo una linea curva, la parte più lontana è quella che passa davanti alla nostra porta di casa. Cazzo ringrazia che sei veloce e io non ho i poteri di Tempesta, altrimenti ne saresti uscito frullato.
Comunque a me piacciono più i cani.
Mentre si fanno i bagagli potrebbe capitare di capire finalemente che non ci si può portare la casa addosso, anche se invidio molto quelli che mentalmente tollerano il fatto che la loro casa, la loro vita entra tutta in uno zaino. Noi invece siamo patologicamente occidentali, anche se stiamo migliorando molto negli ultimi tempi, e siamo ancora legati a troppe cose, ci giustifichiamo dicendo che se dovessimo comprare tutto di nuovo spenderemmo di più...Alla fine quindi abbiamo deciso di fare anche uno scatolone, lo spediremo come paccocelere internazionale, 20kg per 170 euro, arriva in 10 gg max, lo si può assicurare (anche se è inutile perchè se ti spiaccicano tutto dovresti essere in grado di esibire degli scontrini...che ovviamente hai buttato appena uscito dal negozio) e bisogna compilare qualche documento per la dogana. A questo proposito per ogni dubbio: email al customers service (dogana) e Biosecurity NZ, potrebbe esserci un costo di sdoganamento o necessità di controllare il contenuto della scatola. Dipende anche dal visto con cui si entra in nz. Comunque rispondono nel giro di una giornata. Come al solito...che noiosi.