Episodio 11: Real kiwi experiences ed episodi inquietanti
Proprio questa mattina, mentre accompagnavo mia figlia nella sua classe, mi è corso incontro un bambinetto sprizzante di orgoglio e urlante di gioia perchè suo fratello questa domenica farà il chirichetto. Mia figlia da brava bestia selvatica risponde con un 'eh?!'.
-Sì sì proprio il chirichetto!
-E che cos'è?
Il bimbo vedendosi frustrato nell'aspettativa di saltare in tondo abbracciato a Raven emettendo gridolini di gioia, inchioda sul posto e la guarda con sospetto.
-Il chirichetto, quello che aiuta il prete.
-Ma il prete è quello che di domenica sta in chiesa anche se piove?
Eccofatto. Lei non si smentisce mai. Funzionale e critica.
-Sì fa la messa e mio fratello gli porta le cose che gli servono.
-Mia madre quando le chiedo di portarmi le cose mi risponde che non è mica la mia cameriera. Tuo fratello fa il cameriere del prete?
Ok la conversazione sta degenerando: trascino via mia figlia verso la maestra chiedendole gentilmente di non continuare oltre, dato che l'ultima volta l'hanno fatta sedere fuori dalla mensa durante la preghiera. Lei aveva fame e la maestra la tirava per le lunghe, lei si è imbronciata, ha iniziato a chiedere se non si poteva rimandare a dopo la lasagna ecc ecc. Poveri bambini.
L'ultima cosa che le ho sentito dire prima di attraversare la porta è stato un 'E comunque noi di domenica stiamo in giardino a giocare con gli amici e poi facciamo il bagno nella piscina di plastica!'. 'Raven shhhht!', 'Sì mamma...'.
Ebbene sì, le domeniche qui sono più o meno precettate dalle santemesse o dalla tv, pochissimi si godono davvero il territorio, gli amici e la casa. I kiwi sono tanto diversi da noi. Adesso, a parte il fatto che la tv nz offre cose noiosissime: pochi culi, quasi niente tette. Robe da far addormentare il più interessato Tv-addict. Forse è per questo che figliano in modo spropositato? Niente tv, che si fa? E dai va'...
Nel weekend i veri kiwi o si mettono a fare bricolage o se ne vanno a spasso son lo zainone o ancora si storcono con gli amici.
Il bricolage: il kiwi fa da sè. Storto? Sghembo? Traballante? Sì ma l'ha fatto lui. Il motivo? Piace o non l'ha trovato nei negozi. Di solito piace e non ha voglia di spendere soldi per comprarlo fatto. La NZ è il paradiso del gadget del bricolage e del giardinaggio. Ci vuole molto impegno per tenere a bada le piante in quell'ambiente e soprattutto le case in legno hanno bisogno di costante manutenzione se si vuole il comfort e la sicurezza. I veri kiwi solitamente se ne fottono allegramente di entrambe le cose, però stanno sempre a ravanare fuori come dei cinghiali. Loro si svegliano con la motosega in mano, quella col motore a scoppio, e vedono sempre con occhio critico le piante che si avvicinano troppo. Un pino troppo esuberante potrebbe dare il giro ad una casa in un paio d'anni, l'orto ha bisogno di cure, il prato ha l'erba alta, c'è un ristagno di acqua. Poi c'è la muffa per via del clima, che si forma sulle pareti in legno...insomma da fare ce n'è. In Italia la vasca della domenica è ormai l'Ikea: mogli che si comprano la trecentesima lanternina con la candelina al profumo di meringa e lamponi, mariti che catalogano mentalmente le gnocche che acquistano lanternine con candeline meringa e lamponi e i figli abbandonati al kindergarden del piano terra. L'ora di baby sitting trascorre sempre troppo in fretta e l'ultimo pezzo se lo fanno con i genitori resi improvvisamente isterici dai gagni che corrono nel reparto armadi. Si esce furibondi e spettinati, con in mano quella cazzo di lanternina inutile al mondo, di cui non c'era bisogno e che andrà a prendere polvere con le lanternine delle volte precedenti. La candelina poi, che sembra tanto innocua, piccolina e bassottina dentro alla sua culletta di alluminio, esalando i suoi umori dolciastri nell'abitacolo, vi trapanerà talmente il cervello che alla prima influenza intestinale state sicuri che vi tornerà in mente mentre restituite il pranzo del natale precedente. Quasi quasi è meglio spurgare la fogna di casa e pulire le grondaie...E non fatevi l'illusione che solo I kiwi siano così, le donne kiwi sono il peggior incubo dell'italiano medio pantofolaio...non tagli il prato? Lo faccio io. Non ripari la grondaia? Lo faccio io. L'auto è da aggiustare? Lo faccio io. Se non volete perdere la vostra dignità di maschietti latini conviene schiodare il culo dal divano. E meno convenevoli.
Altra possibilità: il trekking. Direi che non c'è che l'imbarazzo della scelta...la NZ è per una buona percentuale parco nazionale, ma anche le zone non protette sono di grande rilievo naturalistico, non esiste città in nz che non abbia un parco naturale nei dintorni o che non abbia una particolarità che valga la pena di visitare arrivandoci con le giuste scarpe e il giusto abbigliamento (altri gadget): vulcani estinti, grotte, scalate, escursioni per tutti i gusti . La cosa bella è che non ci si deve limitare alle camminate...provate i percorsi in canoa, bellissimi. Ci sono anche diverse possibilità di fare rafting nelle grotte, al buio. Una figata. I percorsi più popolari sono disseminati di strutture spartane dove pernottare, sia rifugi che semplici pensioni, raggiungibili solo a piedi e in canoa (ad es. nell'Abel Tasman si cammina con la bassa marea e si rema durante l'alta), ma chi già impiega il proprio tempo libero decentemente in Italia sa come orientarsi. Solo...memorandum per voi maschietti: cercate di brutalizzare le vostre mogli rompipalle prima di proporre la gita, potreste trovarle in lacrime nel bagno in comune perchè non c'è lo sgabello su cui appoggiare il beauty. O magari il materasso non ha il giusto spessore. O peggio NIENTE ACQUA CALDA. Quello mi provoca un leggero fastidio, ma pazienza, piuttosto non mi lavo. Risolto il problema.
Lo storcimento con amici è comune, anche se qui fanno finta di nulla. Ah no, noi italiani non abbiamo problemi di alcol...cazzate e sapete già cosa ne penso. Mancanza di interessi e incapacità di relazione non sono una prerogativa nz. Certo gli italiani possono tirarsela per i teatri, i cinema, i concerti, le piacevoli passeggiate in centro: se la tirano e basta perchè poi non frequentano nessuno di questi luoghi. I teatri sono cari, al cinema ci sono solo 2 o 3 film all'anno adatti a certe audience, i concerti si tengono solo in poche città e sempre le stesse: se abiti a Trapani o a Verbania sei fottuto. E' come essere a Whangarei...con la differenza che Whangarei ha Auckland come città di riferimento. Le passeggiate in centro sono diventate struscio per chi ancora non si è arreso all'Ikea o al centro commerciale. Sapete che casino mettersi i tacchi a spillo se per terra ci sono i sampietrini? Per cui ci si ferma a bere preferibilmente approfittando di un Happy Hour (devo ancora capire perchè è happy comunque) oppure meglio sfilare al centro commerciale. La fauna è notevole e fa venire voglia di emigrare all'istante, con ancora le buste della spesa in mano. Ok adesso prendo la macchina e punto a nord, mi fermo nel primo fiordo norvegese e muro l'ingresso. Snob? Forse...ma ne ho veramente i maroni che versano di questa gente senza obiettivi, dei pigri, degli zombi travestiti da fotomodelli, atteggiati, scolpiti e depilati. Alla fine salta agli occhi che non è nemmeno più una questione di mancanza di soldi o lavoro, siamo proprio diventati così, si distingue il 'ricco' dal 'povero' solo dagli oggetti fake, per il resto stesse facce, stesso andi, stesse pretese. Che spreco. E poi c'è tanta gente che si sente fuori posto, si parte con le ghignate per questo o quel ragazzetto travestito da tronista e poi ci si trova ad essere squadrati da loro perchè tu donna osi avere ai piedi delle scarpe da ginnastica...come pretendi di essere sexy con quella roba lì? Sì ma cazzo io devo solo fare la spesa, non devo caricare il caporeparto. Anche perchè se poi...se me lo carico come lo uso? Lo metto ad intrattenere i bambini mentre io mi leggo un libro in santa pace?
Tornando alla NZ...di posti spartanamente spartani e spogliatamente spogli ne abbiamo visti parecchi, solo una volta però siamo entrati con l'intenzione di dormirci. Sulla West Coast, in uno di quei posti isolati, dove se cadi in un creek a bordo strada ci rimani, tu e gli opossum...tra l'altro una delle poche volte in cui ci siamo fidati ciecamente della guida. Deficienti. Ancora non avevamo realizzato quanto minacciosa per un europeo potesse essere la dicitura 'tipicamente kiwi' riferita ad un posto dove dormire. Si trattava di un pub con camere di due tipi. Entriamo e vediamo due uomini enormi vestiti da farmers con davanti un boccale di birra alto come il mio figlio più piccolo, la ragazza allampanata e sorridente ci accoglie già inquadrando i tipi...2 europei in cerca di sensazioni forti, ahahaha. Io le chiedo se ha una doppia e lei ci dice 'certo che sì, chi viene qui a luglio?'. Ok primo segnale non recepito. 'O menomale va'!' poi magari facciamo un giro nei dintorni e veniamo qui a cena, pensiamo noi. Sì come no. La ragazza allarga un sorriso sornione e si offre di mostrarci le camere, io le zompetto dietro come un barboncino che va dal parrucchiere. Lei, invece di andare su, esce nello spiazzo e ci indica delle cabine in legno 3X3, finestre con zanzariere penzolanti e porta ad incastro, nemmeno la serratura. Apre la porta e ci dice 'Certo è bassa stagione per cui non è pulitissimo e poi non c'è il riscaldamento, avete i sacchi a pelo?' Ehm no. 'Allora c'è la sistemazione più costosa, quella sopra il pub'. Ok dai, sarà sicuramente una figata, molto kiwi dormire sopra un pub. Mado' più ci penso e più mi sento scema. Andiamo di sopra e ci sono un tot di camere, una in fila all'altra con dentro brandine in ferro e copriletto della nonna, un freddo animale, niente stufa, niente camino, finestre non isolate e le tende che si muovevano per il vento. In più era tutto in ristrutturazione per cui il corridoio era coperto di teloni in plastica, alcuni appesi al soffitto, sembrava il set di un film di Dario Argento. Noi ci guardiamo, ci diamo delle fighette e scendiamo per lo scalone...intanto la ragazza era tornata a servire dell'altra birra ai due e probabilmente ci stava selvaggiamente prendendo per il culo...a ragione tra l'altro. Rigraziamo e rimontiamo in macchina alla velocità della luce. Uscendo dal paese, 15 secondi dopo, ci siamo resi conto che anche il solo pensiero di fare una passeggiata prima di cena avrebbe fatto sbriciolare dalle risate chiunque, perchè non c'era nulla che si spingesse oltre i due isolati ed essendo le 4 del pomeriggio era tutto chiuso, coprifuoco post atomico.
Un'altra kiwi experience, questa volta piacevole, è stata la partita degli AllBlacks a Dunedin. Si giocava per il Canterbury, raccolta fondi, AllBlacks contro Fiji. Certo che vedere Ma'a Nonu che scorrazza in campo a 10 m dal tuo posto non è male. E poi l'atmosfera della partita, che bel momento. La tifoseria mischiata nei vari settori, i fijani con le parrucche colorate e le loro risate fortissime. Una wave dietro l'altra, all'inizio con un braccio solo perchè una mano reggeva la birra e poi i bicchieri volavano ad ogni giro di braccia. E un sacco di risate. Gli AllBlacks hanno vinto ovviamente. Tipo 67 a 7, alla fine i neozelandesi facevano il tifo per Fiji. Era ovvio che si era lì per lo sport e non per la partita in sè. L'atmosfera era calda e accogliente, la gente gonfissima di birra ma non molesta. All'uscita tutti tranquilli, niente spintoni, neanche troppa immondizia per terra, i bicchieri erano rimasti tutti nel campo, lanciati con l'ultima ola tra le urla dei tifosi a fine partita. Per le strade di Dunedin si fa festaccia fino a tardi, chi ci incrocia ci saluta come se vivessimo lì 'Hi mate!', facciamo uno spuntino con dei panini comprati ad un supermercato notturno e ritorniamo verso l'ostello, abbastanza stupiti del fatto che non ci fossero forze dell'ordine, risse o battibecchi tra i tifosi.
Un altro bel momento di panico kiwi l'abbiamo avuto dalle parti di Wanaka. Sulla strada costiera capita spesso di incontrare varie indicazioni di posti da non perdere: cascate, laghi alpini, sentieri che portano ad alberi secolari enormi. Noi decidiamo ad un certo punto di lasciare la macchina per passeggiare un po' e vedere se si riesce a raggiungere la cascata segnata a 20 minuti di cammino. Vediamo che nello stesso parcheggio ci sono due campervan della Jucy e un paio di auto. Noi, abbastanza tranquillamente, ci inoltriamo nel sottobosco della foresta pluviale, si sente in lontananza il rumore di un torrente, alcuni animali si muovono tra le foglie, per il resto silenzio. Dopo qualche minuto raggiungiamo la fine del sentiero e troviamo un belvedere costruito in legno con una bellissima vista sulla cascata e sulla pozza d'acqua sottostante. Ci fermiamo qualche minuto rapiti dalla bellezza del posto e dai colori poi, girandoci all'improvviso, ci troviamo davanti a 2 ragazzi, di cui uno albino con le pupille nerissime e l'iride rosso attorno. Loro salutano, io pianto un urlo da tarzan, mio marito mi dice 'oddio un vampiro!' e fuggiamo verso la macchina ridendo come due scemi. Adesso...a parte il fatto che siamo veramente dei campioni di figure di merda... ma la smettete voi kiwi di fare i cordiali piombandoci alle spalle così all'improvviso? Lo volete capire che arrivarci alle spalle per noi equivale ad un borseggio, una rapina, un'imboscata, robe terribili insomma...se poi ci giriamo con l'adrenalina a palla e ci troviamo di fronte un 'vampiro' allora l'infarto è certo.
La prima Kiwi Experience che potreste incontrare è il video che l'Air New Zealand vi farà vedere prima del decollo, vi lascio nelle mani di you tube...fatevi un'opinione sulla NZ e soprattutto non abbiate paura di generalizzare, rende molto l'idea del posto in cui state per atterrare. Se poi volete sfidare la vostra conoscenza dell'inglese cercate anche Kiwi Sceptics. E buona visione!