Il giardinaggio in nz

18.11.2014 17:14

Qui a Dunedin le case sono villette unifamiliari circondate da terra. Per imposizione del piano regolatore. Vorresti un condominio? Non c'è. Hai la villetta col giardino e sono tutti cazzi tuoi. Non (solo) per la villetta. Per il giardino.

Il clima è umido, la terra è fertile, l'inverno mai troppo rigido. La combinazione crea piante incazzusissime. Chi trascura il giardino in breve tempo si trova a doversi comprare un machete per raggiungere la macchina. Se una pianta particolarmente solerte non vi porta prima la macchina nel letto.

Quando le agenzie descrivono il giardino di una casa cercate di leggere tra le righe. 

Manicured garden: dovete farvi un culo così perchè la manicure non dura per più di 35 minuti. 

Low maintainance section: colata di asfalto e/o fan del partito Cemento che Ride. 

Established garden: di solito si tratta di piante da frutto...tranquilli, ci arrivano prima gli uccelli e voi non vedrete una cirpa di nulla, in compenso dovete ammazzarvi di lavoro per il resto del tempo. 

Well-established garden: 'the garden looks pretty much after itself' vi verrà detto. Schiaffeggiateli. Un giardino nz non bada a se stesso, prima o poi verrà a farsi i cazzi vostri, perchè in fondo è vero, qui siamo a Napoli dell'emisfero sud, al posto della comare c'è il flax che con i suoi lunghi bastoni vi bussa alle finestre e vi chiede lo zucchero...solo per dare un'occhiata che sia tutto a posto.

Native bush: ommadonna. 

Opzione 1: l'intricato. Nessuno ci ha mai messo piede e perchè mai voi dovreste riuscirci? 

Opzione 2: l'enorme. Il mio collega quando va a lavorare nel suo terreno a volte non torna per giorni, non solo perchè c'è da fare, anche perchè si perde.

Opzione 3: il ripiantato. Nel timore che le piante nz si estinguessero, alcuni negli anni '90 le hanno ripiantate nei propri giardini, dimenticandosi delle leggi spazio-temporali...dopo 3 anni giungono all'opzione 1, ma in versione nostalgica 'Ti ricordi tesoro quando avevamo la vista sulla baia?'

Dunque noi ci siamo comprati una bella casetta, vista baia, un terreno ampio attorno. Rientriamo nella categoria native bush e well-established garden. E lo rivendichiamo con orgoglio misto a 'da che parte cominciamo?' Il primo impeto europeo, anzi no italiano, sarebbe quello di sostituire tutto quello che non è commestibile con qualcosa che lo è. Non potendo avere la casetta di marzapane, voglio dei cazzo di alberi da frutta, non piante da cui fare delle borsette intrecciate e neanche alberi con sorpresa. Di quelli che sembrano morti e poi improvvisamente, quando ormai stai per prendere l'ascia, fanno degli avarissimi fiorellini penduli, ma giusto 2, e pure in ritardo. Perchè l'inverno non è mai troppo rigido, è vero, ma dura 11 mesi all'anno. E allora posi l'ascia e gli dai un'altra chance. Ma passando in rassegna gli alberi da frutto...il pesco no, l'albicocco no, il pruno no, il ciliegio no perchè non sono adatti al clima. Il nocciolo no, il castagno no, il mandorlo no, l'ulivo no perchè fanno frutti dopo 5/10 anni...rimangono il pero e il melo...la frutta più comune e meno costosa. Grande consolazione. Metterei un limone se non fosse che ci si può fare il carnevale di Ivrea e renderli mortali senza neanche surgelarli. I limoni nz non si spremono neanche a colpi di manganello, neanche un buon fascista motivato come Alfano riuscirebbe a tirargli fuori una goccina di succo. Allora mi consolo con dei frutti di bosco in posti tattici, e delle reti sopra per sbeffeggiare gli uccelli. Poi abbiamo piantato delle rose: che se smette di tirare 'sto vento primaverile balordo magari riusciamo a vedere fiorite. I bambini ne hanno scelto una per ciascuno, tranne Hayden che era troppo impegnato a mangiarsi i garofani del vivaio. Come passa il tempo, Raven appena li ha visti ha esclamato un 'mamma guarda che belli, tutti a pieghe' e io mi sono vista Bettino Craxi interrato in un vasetto da vivaio. Mi è venuto da lanciare dei centesimi sui passanti. Poi abbiamo preso dei rampicanti. Ignorando francamente tutto di giardinaggio abbiamo pensato di prendere piante di nostro gusto, per poi scoprire che il glicine cresce su tutto, ma mai, MAI, piantarlo su terreni argillosi. Ora è lì legato alla ringhiera del terrazzo e mi guarda, triste e giallo. Ogni tanto lo bagno con una soluzione ferrosa, ma mica mi sembra tanto convinto. Il gelsomino invece ho scoperto essere una pianta coi controcazzi. Cresceva a meno 17 in Valle d'Aosta, o meglio non moriva a meno 17 in..., e cresce pure qui, su terreno argilloso. Se il nontiscordardime ha un nome per un motivo, il gelsomino lo ribattezzo telafacciovedereio.

Vi ho raccontanto cosa abbiamo piantato, ma non vi ho raccontato cosa abbiamo sradicato. Il Lorax è inviperito. Non abbiamo toccato gli alberi sul retro. Sono tutti alberi nativi nz e non si toccano, alcuni con sopresa, altri senza. Abbiamo i cabbage trees, il rata, il kowhai, la pohutukawa rossa che fiorisce a natale e la pohutukawa bianca che fiorisce un po' quando cazzo le pare. Ma contenta lei. Ma abbiamo sradicato cespugli da siepe. I precedenti padroni erano fissati con la privacy...certo con tutte 'ste pecore, vuoi mica che ti becchino mentre fai il bagno nudo nella spa? (Sì abbiamo la spa). Certo tu sei la che ti rilassi con le chiappe all'aria e loro baaaaaaaaaaaaaaaaa tra i paletti del recinto. Forse la nostra è solo una vana speranza che un giorno uno di quei saporitissimi agnellini salti al di qua del confine. Ma dico io...con tutte le piante, i fiori, gli alberi che esistono in commercio perchè piantare siepi su siepi su siepi a cazzo, pure in mezzo ad altri alberi a crescita imponente. Una pohutukawa, un rata, un kowhai con un groviglio di palle di foglie in mezzo. La vista sulla baia: le margherite, le viole, l'uvaria e un cespuglio in mezzo. Mare a destra e mare a sinistra, in mezzo una minchia di cespuglio da siepe solitario. Sul lato destro i precedenti proprietari hanno voluto riprodurre il bush nz, in 20 mq. Hanno piantato tutte le piante native che sono riusciti a trovare in vivaio, una attaccata all'altra. Ora la dentro c'è SIMCITY Opossum, è talmente intricato che è diventato il luogo di rifugio e riproduzione preferito dei maledetti e australianissimi opossum. L'opossum. L'animale più coglione che abbia mai investito. Si finge morto da quando vede i fari della tua macchina, poi smette di fingere e muore per davvero. Eh, le regole stradali nz impongono di non sbandare per evitare animali. Non è una vendetta personale per quella volta che un possum mi è caduto in testa, da un albero, mentre portavo fuori l'immondizia. E' un puro e semplice esercizio di buon senso alla guida. 

Oggi pomeriggio ho spiumato palme. Carine le palme. Le nostre non se le era cagate nessuno per un paio d'anni e non solo sono cresciute di 2 metri nel frattempo, si sono anche avvolte nella loro pellicciotta di fronde secche. Uno parte anche contento per l'occasione di fare un po' di esercizio fisico: potare le fronde secche con le forbici fa tanto bene alle spalle, se non fosse che piovono ragni. Da ogni dove e di ogni dimensione. Quindi ho passato il pomeriggio a grattarmi ovunque pensando di avere ragni addosso. E tra l'altro vittima del seguente dilemma: tagliare la foglia con le forbici e favorire quella deliziosa scaglietta cortecciosa che è tanto caratteristica delle palme...ma stare parecchio vicina ai ragni, oppure tirare la foglia secca dall'estremità e sperare che nel rimbalzo il ragno non mi atterri in piena faccia. Viva il napalm.

Dunque i cespuglioni stanno lentamente diminuendo e aumentano le rose. Nel processo di civilizzazione, se così la si vuole chiamare...ho incontrato da vicino la felce, il simbolo della Nuova Zelanda, la pianta che quando germoglia produce il famoso koru che solo il Maori possono mangiare. Simbolo di rigenerazione e di rinasciata. Fighissima la felce. Ma. Perchè c'è sempre un ma. Premesso che ne abbiamo ovviamente tantissime in giro, e che abbiamo tenuto gli alberi di felce e i cespugli di felce, ma quella che fa il reticolato intricatissimo di radici, peggio di qualsiasi erbaccia infestante, quella mi manda in manicomio. Sarà che mi piacerebbe applicare al giardino l'ordine che invano cerco di mantenere in casa: avere il giardino perfetto, privo di erbacce, tutto cresce precisino al proprio posto...e la felce è sempre lì a ricordarmi che sono una deficiente. Che c'era prima lei. E certo, non è mica il giardino di Buckingham Palace, dove se cresce una margherita fuori posto il giardiniere viene decapitato. Tra i nostri tussocks rossi, belli flaffosi eccola là, una bella felce verde sgargiante in tutta la sua srotolaggine, tra le rose bianche, nel cespuglio di gardenie...e tirarla è perfettamente inutile perchè non viene via. Ho provato un giorno a fare una bonifica di un metro quadro, tanto per gioco. Ci ho messo 4 ore, ho bolle sulle mani che ancora me lo ricordano e adesso non ci provo più. E non funziona mica il cosiddetto weed killer. Quello che spruzzi, il gel che spiaccichi su una foglia e aspetti, le polveri che inceneriscono...tutto inutile. In teoria dovrebbe seccarsi da sola in una settimana, ma dopo una settimana aveva chiamato le amiche ed erano il quadruplo.