Terrori

23.09.2012 14:21

Terrore numero 1: LA precedenza

In macchina all'incrocio io e il signor guidatore sull'altro mezzo ci guardiamo come due fitominchi.

-Prego

-No no prego, prima tu.

-Allora vado?

-Vado prima io allora?

Tutti fermi. Non c'è pericolo, il traffico non c'è. E questo è un problema: potremmo rimanere là per ore a scambiarci cortesie.

Partiamo entrambi e ci fermiamo entrambi.

-No dai allora vai tu.

-Allora parto eh, tu stai fermo lì. Grazie eh.

-Prego prego.

Gentilezze? Ma che cazzo qui hanno cambiato le regole della precedenza e ora nessuno capisce più nulla. Loro si confondono perchè non sono ancora abituati alle nuove leggi e noi sbagliamo perchè con la guida dall'altra parte già va di gran culo se si imbocca la corsia giusta. C'è da dire che la segnaletica per terra aiuta molto, ma ora mi state chiedendo davvero troppo. E dato che non c'è mai traffico nessuno va mai a ricontrollarsi le regole della precedenza, che te le guardi a fare se le usi una volta a settimana?

Terrore numero 2: Il parcheggio

Ve l'ho già raccontato il metodo di parcheggio veloce e ribadisco: se proprio non si riesce a parcheggiare facendo manovra c'è sempre il parcheggio a spina di pesce, ma comunque non quello a cazzo di cane (questa è vecchia). Ma io mi riferisco al MIO di parcheggio. Se già attorno all'università trovare un buco libero in cui non si paga è un'impresa, per favore, ti prego, guidatore kiwi, quando metto la freccia e la lucina della retro si accende, TOGLITI DAI COGLIONI o fai retro pure tu. Ce l'hai la retro lo so, non fare finta di nulla...e hai pure il volante, scommettiamo? Gira e vai in pace. In Europa lo sappiamo, il parcheggio è una grazia, quando lo troviamo sotto casa piangiamo di gioia e la mattina quando tiriamo fuori la macchina da lì odiamo il mondo ma soprattutto il bastardo che sta proprio in agguato per portarcelo via. Noi ci fermiamo nella via dove abitiamo e aspettiamo che qualcuno si accorga che nel frigo non ha le uova e prenda la macchina per andare a comprarle che noi TRACK 'ti frego bastardo, il posto è mio hahaha' con tanto di ghigno malefico e tono vendicativo. Noi per i parcheggi uccidiamo, mica per scherzo, grandi e leggendarie risse per un pezzo di lercissimo asfalto. E tu kiwi, ignaro dei 30 anni di stress da parcheggio che mi porto addosso, invece di scomparire e farmi fare manovra mi fai BIP con il clacson? Ma vuoi morire facile? Decido che, prima di uscire, guardo dallo specchietto per vedere se è un coso enorme con una mano da 50 kg...no, è un comunanglosasso; inizio a gesticolare molto italianamente: 'io devo mettermi lì' e lui BIP, e io 'sì, ma io devo mettermi lì' e lui BIP. 'Ma porca troia, can't you just go the hell away in your freaking noisy car?'. BIP. MMMMMMMmmma vaffanculooo! Ha vinto lui.

Terrore numero 3: Gli infortuni a scuola

A scuola qui hanno tutte le cose che in Italia sono vietate perchè potenzialmente mortali. Forbici, puntine e colla a caldo sui tavolini bassi del Kindergarten, ponti sospesi, case sull'albero, assi di legno su torrenti nei cortili delle scuole. Il primo giorno di scuola dei miei figli più grandi una bambina si è appesa a testa in giù da un ramo di una quercia ed è precipitata giù perchè (guarda guarda, magari la prossima volta se non muori te lo ricordi) non ha stretto le ginocchia attorno al ramo mentre penzolava. Il rumore è stato all'incirca uno Splat incrociato con un 'oh mi sono seduto su un pacchetto di creackers'. Le maestre non si sono allarmate per nulla, sono uscite con calma e le hanno messo una coperta sulle spalle. Le hanno detto 'poi quando te la senti rientra pure'. E 'sti cazzi, il problema è che magari lei vorrebbe rientrare, ma con le ossa rotte, trascinarsi non è pratico. E invece lei dopo un po' di lacrime è rientrata, ha fatto chiamare la mamma e sono andate insieme a fare una bella lastra in allegria. A me è venuta istantaneamente la forfora per l'ansia.

Al kindergarten invece ho passato la mattina a sibilare nell'orecchio di mio figlio 'non toccare le puntine, non toccare le forbici e non toccare la colla a caldo', numerose volte, quando mi sono convinta che forse il messaggio era arrivato alla scimmietta con i piattini che gli abita nella scatola cranica, perchè Hayden non ha istinto di conservazione (e forse per questo lui sarà quello che si divertirà di più qui), è arrivata la maestra gridando entusiasta 'è ora delle creazioni artisticheeeeeeee' e ha iniziato a distribuire fili di ferro, biglie, punteruoli e scovolini a tutti i bambini. Evvivaaaa che bello, la mamma si è portata a casa anche un tic all'occhio.

Terrore numero 4: Il telefono

Quando suona il telefono vorrei strapparmi l'orecchio e buttarlo nel cesso...vedi? Non ce l'ho...non posso rispondere. Peccato, lascia un messaggio o scrivimi una mail. E invece no...cazzo cazzo cazzo. Ovviamente parlano come se tu fossi neozelandese di quinta generazione, di quelli arrivati a fine '800. E dopo 150 di esercizio, vuoi mica non capire una semplice conversazione di meccanica con accento marcatissimo e per di più nella hall dell'università??? Di quella conversazione (monologo suo, che conversazione) ho capito che il motore andava sostituito e che dovevo andare a riprendere la macchina dopo una settimana. Missione compiuta. Altra telefonata dalla banca, tachicardia e ghghghghg prima di rispondere poi altro monologo con la parola card ripetuta più volte...sarà arrivato il bancomat? Mah dico grazie e arrivederci e vado a vedere. Ok, azzeccato. 2 su 2. Iniziavo quasi a prenderci gusto quando scopro un messaggio in segreteria di cui capisco solo 'Hi' e un numero di telefono alla fine, solo perchè i numeri cazzo sono difficili da non capire, certo il numero SIVN...Ho ascoltato il messaggio 10 e più volte e mai sono riuscita a capire qualcosa di più, non avendo cercato subito il numero sulla guida per controllare chi poteva essere e non avendo richiamato per informarmi perchè era sera tardi, l'indomani ricevo una chiamata della stessa persona, che mi ripete le stesse cose e io di nuovo...niente, zero. Le dico che non capisco nulla, che sono appena arrivata e che probabilmente sta cercando la mia padrona di casa (in sabbatico) perchè il mio numero fisso non l'ho dato a nessuno. Inizia a blaterare robe che non capisco e io la saluto e attacco. Frustrazione pazzesca. Controllo il numero su internet e scopro che è un appuntamento di routine dal dentista. Mi chiedo che cazzo di parole possa aver usato per non capirne neanche una, in fondo è solo un appuntamento dal dentista. Ogni tanto riascolto il messaggio...la magia non succede, aspetterò.

Terrorre numero 5: Beata ignoranza o magari ci diamo una calmata?

I bambini a scuola zappano, fanno l'orto, costruiscono ponti di legno, scavano buche per metterci pali di legno, piantano alberi, puliscono le casette dei pinguini, si arrampicano sulle scogliere e fanno lezione sdraiati sulla moquette dopo aver corso per 4 km. Ascoltano l'inno nazionale, cantano in maori e in inglese, fanno 2 o 3 cose di musica e ballo. Poi mangiano, vanno ad arrampicarsi sugli alberi nel giardino della scuola, verso la fine della giornata leggono e contano per un paio d'ore. Fine. Niente Napoleone, niente 'collocami sulla cartina i Monti Urali', pochi compiti. Tornano stanchi, lerci e sorridenti. Che devo fare? Preoccuparmi? Ma loro sono contenti, perchè mi devo preoccupare? Sapere chi è stato e cosa ha fatto Napoleone è davvero così importante quaggiù? Mi incazzavo quando dovevo studiarlo lassù...figuriamoci. Noi siamo scappati dell'Europa. Non è in fondo il prodotto di tutti questi Napoleone, Stalin, Churchill, Hitler, Togliatti...attenzione non li sto equiparando, sia mai che poi qualcuno si metta a farmi le pulci agitando le ditina...conto sul fatto che molti di voi questa domanda se la siano già fatta. Latino, greco, diritto, economia, filosofia...e la Costituzione non si tocca, e quello è un fascista mentre l'altro è un comunista. Ha senso ficcare in testa a dei bambini tutta questa roba adesso che sono qui e che hanno la possibilità di crescere meno incazzati di noi? Non fa bene zappare un po' a 'sti bambini...per vedere cosa succede quando pianti un seme nella terra? E non fa bene mostrare quanta soddisfazione può dare tirar su un cesto di carote dall'orto e dividere un passato di verdura con tutti i compagni, seduti insieme per terra? Forse il problema è questo, qui si è lontani da tutto e farsi prendere troppo da certi argomenti e certe preoccupazioni è inutile e controproducente, perchè togliersi la serenità? Perchè devo passare un'ora a leggere le stronzate politiche italiane se posso togliermi le scarpe e andare a camminare in spiaggia? Noi minchioni siamo davvero in grado di imparare dalla storia o è solo una materia che si studia per replicare tanti modellini di bravo cittadino ligio al dovere in un mondo sovraffollato e spolpato di ogni risorsa? Il vero modo per creare un individuo autenticamente cosciente degli altri e rispettoso dell'ambiente non è dare un esempio pratico, presente, tangibile di come si potrebbe fare sin da piccoli? Non so, in parte non posso ignorare il fatto che molta di quella che considero merda siano in realtà le mie radici culturali, devo solo decidere cosa passare in eredità.